Nuova pensione prima dei 60 anni e con 20 di contributi: INPS stupisce tutti

Svolta sul fronte previdenziale: puoi andare in pensione prima dei 60 anni e con solo 20 anni di contributi. Approfittane subito!

Se non vedi l’ora di andare in pensione, una buona notizia: puoi smettere di lavorare addirittura prima dei 60 anni anche se hai solo 20 anni di contributi. Vediamo tutto nei dettagli. L’Inps questa volta ci ha davvero sorpreso: è possibile accedere alla pensione addirittura prima di aver compiuto 60 anni e con solo 20 anni di contributi.

Pensione prima dei 60 anni
Puoi andare in pensione prima dei 60 anni (Rockforlife.it)

Niente legge Fornero né anticipata ordinaria, quindi. La legge Fornero, infatti, prevede il pensionamento con 20 anni di contributi ma non prima dei 67 anni. La pensione anticipata ordinaria, invece, permette di accedere alla pensione a qualsiasi età- anche prima di aver compiuto 60 anni – ma con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini oppure con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Oggi non dovremo più scegliere e potremo andare in pensione presto anche con pochi contributi.

Stop legge Fornero: arriva la pensione prima dei 60 anni

Addio legge Fornero! Anche se, ufficialmente, la misura non è stata cancellata, c’è una strada che permette di andare in pensione addirittura prima di aver compiuto 60 anni. E bastano solo 20 anni di contributi. Vediamo subito di cosa si tratta e chi può beneficiare di questa misura.

Come andare in pensione prima dei 60 anni
Ecco chi può andare in pensione prima dei 60 anni con 20 anni di contributi (Rockforlife.it)

Ci sono categorie di lavoratori che hanno diritto alla pensione anticipata. I lavoratori affetti da invalidità, ad esempio, possono andare in pensione prima. I dipendenti del settore privato con invalidità pari o superiore all’80% possono andare in pensione a 56 anni se sono donne o a 61 anni se sono uomini. E bastano appena 20 anni di contributi. Attenzione però: non basta la generica invalidità civile ma deve trattarsi di invalidità specifica.

In pratica deve trattarsi di un’invalidità che rende impossibile a quella persona lo svolgimento della propria mansione. Un’invalidità alle mani per una sarta, ad esempio. Se l’invalidità riguarda la vista l’età pensionabile si abbassa ulteriormente a 51 anni per le donne e 56 anni per gli uomini. E sono sufficienti 10 anni di contributi.

La finestra mobile– cioè il lasso di tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione e l’ottenimento effettivo del primo assegno previdenziale- è di 12 mesi. Pertanto chi fruisce di questa misura riceverà la sua pensione solo dopo un anno.

Chi, invece, ha un’invalidità civile generica pari almeno al 74%, può andare in pensione prima grazie ad Ape sociale. In questo caso, però, l’età pensionabile è di 63 anni e 5 mesi e il requisito contributivo è di 30 anni. Ape sociale non è una vera e propria pensione ma, piuttosto, un assegno “ponte” che accompagna il soggetto fino a 67 anni quando poi riceverà la pensione di vecchiaia vera e propria. Con Ape sociale l’importo dell’assegno previdenziale non può mai superare 1500 euro al mese e non sono previste né la tredicesima né la quattordicesima.

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